Elogio dei grandi maestri dell’artigianato artistico italiano a Venezia. 

Riapre l’Hotel Gabrielli, un luogo fedele alla storia, tra passato, presente e futuro. Affacciato sull’incantevole Riva degli Schiavoni, il palazzo del Quattrocento, grazie a un meticoloso restauro entra nel portfolio Starhotels Collezione per celebrare La Grande Bellezza e siglare l’unicità dell’identità veneziana.

Suscita sempre emozione quando un luogo appartenuto alla storia e in stato di abbandono torna a nuova vita. Si dimenticano le fatiche dovute al grande lavoro di ricerca architettonica, palette e codici stilistici, per restituire intatta l’anima di un palazzo, che meritava la giusta valorizzazione per “ri-tornare” grande protagonista. Ora è tempo di far spazio all’eccitazione che precede l’inaugurazione fissata per il 9 luglio 2025, quindi si dia il bentornato con la giusta enfasi all’ Hotel Gabrielli a Veneziaentrato a far parte del portfolio Starhotels CollezioneUn’occasione privilegiata per celebrare l’apertura di questo indirizzo storico in Laguna, aperto nel lontano 1856, un tempo rifugio di intellettuali e di artisti, amato da moltissimi viaggiatori da tutto il mondo, Frank Kafka ad esempio vi scrisse molte delle sue lettere d’amore per l’amata Felice Bauer. Qui, affacciato su Riva degli Schiavoni, tra piazza San Marco e i Giardini della Biennale, dove lo sguardo spazia sulla bellissima isola di San Giorgio Maggiore, ora l’hotel si qualifica 5 stelle e diviene meta autentica ricca di fascino.

Un forte cortocircuito tra passato, presente e futuro

Il rinnovo dell’Hotel Gabrielli che ha unito il presente al passato, rivive grazie a un paziente e lungo restauro e torna ad aprire le sue porte, con uno sguardo rinnovato e fedele alla sua anima. Due linee d’indirizzo che hanno coinvolto e condiviso sia Elisabetta Fabris, Presidente e Ad di Starhotels, sia Andrea Auletta, designer che con il suo studio ha coordinato il progetto di restauro, insieme alla famiglia Perkhofer proprietaria dell’hotel, che sono riusciti nell’intento di dare nuova vita a materiali della tradizione veneziana, lampadari di Murano, travi in legno, soffitti a cassettoni, colonne d’Istria, esaltando la raffinatezza e l’essenzialità contemporanea. La sintesi del grande lavoro di restauro è evidente nella facciata del palazzo dove spiccano le splendide quadrifore, elemento architettonico emblema del nuovo Gabrielli, ornamento delle vedute su San Giorgio Maggiore.

Il progetto poi ha privilegiato gli spazi a favore della luminosità e dell’ampiezza, il numero delle camere è stato ridotto da 105 a 66 con molteplici gli affacci, alcuni privilegiano i tetti della Serenissima, altre il prezioso giardino interno, oppure la prospettiva dei canali, mentre la Suite  presidenziale, vanta un’altana privata che spazia sulla città.Rarità a Venezia, il prezioso giardino interno di oltre di 600 metri quadrati. È il più grande sull’isola centrale di Venezia, un’oasi silenziosa dedicata al relax, dove fa da padrona la natura, grazie a piante autoctone e ulivi secolari.

L’impegno dei grandi maestri dell’artigianato artistico italiano

L’impegno per la tutela e valorizzazione del grande patrimonio nazionale di talento e savoir -faire di Star Hotels è il focus condiviso nel progetto di rinnovamento coordinato dal designer Andrea Auletta, che ha coinvolto  i maestri d’arte di eccellenza dell’artigianato locale impegnati nella realizzazione e valorizzazione del patrimonio delle città dove sono presenti gli hotel prendendo parte al progetto di mecenatismo chiamato La Grande Bellezza – The Dream Factory. Qui a Venezia ad esempio per l’imminente riapertura, sono stati coinvolti restaurati e riportate all’antico splendore più di 700 lampadari e applique d’epoca firmate dai grandi nomi dei vetrai artistici muranesi, quali Archimede Seguso e la vetreria Pauly & C. restaurati e riportate all’antico splendore. Altre mani esperte hanno operato per la realizzazione della maestosa scala d’ingresso, i rivestimenti in marmo, i soffitti con travi a vista e i pavimenti in legno originale, coinvolgendo il concetto spazio-tempo in un continuum tra passato e presente.

Punti di osservazione privilegiati e rari

La realtà fisica di Venezia è un’opportunità che affina e diversifica i numerosi percorsi, come quelli segreti e i luoghi preziosi nascosti da muri di mattone e cancelli di ferro. Dalla Terrazza Gabrielli, al sesto piano, la vista imperdibile è uno strategico punto d’osservazione privilegiato e molto raro: 150 metri quadrati sul cielo veneziano a 360° che permettono di guardare il Lido, Punta della Dogana e il bacino di San Marco. Qui c’è lo sky bar dai toni caldi e avvolgenti – rosso mattone come i tramonti sulla laguna – sospeso sul cielo veneziano per esaltarne la magia in ogni momento del giorno. Altro percorso inedito, le nuove proposte food&drink: il Ristorante Caffè Gabrielli e il K Lounge Bar che accolgono ospiti e veneziani in ambienti sofisticati, luci morbide, marmi verdi e boiserie in legno canaletto. La corte interna, pensata come un giardino d’inverno, offre un rifugio discreto tra tessuti naturali, finiture verdi e un antico pozzo che custodisce la memoria del palazzo; mentre l’elegante Ballroom, impreziosita da maestosi lampadari e ampie finestre che inondano lo spazio di luce naturale, è una sala raffinata dedicata a eventi privati e ricevimenti intimi.

“Detour” consigliato, ovvero  tutto ciò che è al di fuori delle rotte turistiche, la SPA al piano nobile, con hammam, sauna, doccia emozionale e sala per i trattamenti, dove rigenerarsi sospesi nel non tempo.

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