Gigi Rigolatto Roma: la Dolce Vita si gusta sulla terrazza dell’Hotel Orient Express La Minerva
Il celebre brand lifestyle debutta nella Città Eterna con un ristorante en plein air, affacciato sul Pantheon e sospeso tra storia, stile e sapori d’autore.
Nel cuore nobile di Roma, tra i tetti dorati del centro storico e le linee armoniche del Pantheon, prende vita una nuova icona dello stile e del gusto: Gigi Rigolatto Roma. Ospitato sull’ultima terrazza dell’Hotel Orient Express La Minerva, uno degli indirizzi più eleganti e affascinanti della capitale, il celebre brand lifestyle porta nella Città Eterna la sua filosofia del vivere “alla grande”. Un invito glamour e contemporaneo a rallentare, assaporare, condividere.
Dopo aver conquistato le mete più esclusive del mondo – da Saint-Tropez a Parigi, da Dubai alla Costa Azzurra – Gigi Rigolatto approda a Roma con una proposta unica che fonde hospitality di charme, cucina italiana d’autore, design ricercato e un’energia conviviale inconfondibile. Frutto della collaborazione tra RIKAS Hospitality Group e Paris Society, il progetto nasce per elevare l’ospitalità a forma d’arte, trasformando il ristorante in una vera e propria esperienza lifestyle.
Una terrazza da sogno con vista Pantheon
La vista è mozzafiato: il Pantheon sembra a portata di mano e, tutt’intorno, la città si distende in tutta la sua potenza estetica. Questo è il palcoscenico su cui si muove Gigi Rigolatto Roma, un salotto en plein air dove ogni dettaglio è pensato per emozionare. Il design è firmato dall’architetto Hugo Toro, che reinterpreta l’età d’oro dello stile italiano con uno sguardo internazionale: marmi pregiati, ottone lucido, velluti, texture rétro e linee contemporanee si incontrano in un décor scenografico ma sempre accogliente. Il risultato è un’eleganza vibrante, cinematografica, che richiama la Dolce Vita ma con un tocco di joie de vivre parigina. Gigi Rigolatto Roma non è solo un ristorante, ma un’esperienza che incarna lo spirito cosmopolita della capitale. Qui si incontrano romani e viaggiatori, imprenditori e creativi, turisti curiosi e habitué affezionati. Si viene per un pranzo con vista, un aperitivo d’autore, una cena romantica o un evento privato dal tocco esclusivo. Ma si resta – e si ritorna – per l’atmosfera: conviviale, chic, irresistibilmente rilassata.

Cucina italiana autentica, con stile
Nel menu ideato dagli Executive Chef, la tradizione italiana si veste di sofisticatezza senza perdere il legame con il territorio. La pasta è fatta a mano, le cotture al forno a legna restituiscono profumi antichi, il pescato del giorno arriva fresco ogni mattina, i dessert sono piccoli capolavori di pasticceria. Ogni piatto è una dichiarazione d’amore per la cucina mediterranea, pensato per regalare un’esperienza completa, sensoriale, autentica. Il ritmo è quello rilassato dei veri pranzi italiani che si allungano nel pomeriggio, delle cene sotto le stelle, degli aperitivi che diventano occasione di incontro. E qui, aperitivo è parola chiave.
L’aperitivo secondo Gigi: regno della mixology d’autore e icona glamour con vista
Il cuore pulsante di questo salotto en plein air dell’universo Gigi è il Bellini Bar, affidato alla maestria di Matteo Fatica, Bars Manager dell’hotel, che crea cocktail che sono piccole opere d’arte liquida. L’aperitivo, dal gusto delicato ma intenso, racconta già la filosofia del luogo: ingredienti selezionati, sapori mediterranei, convivialità elegante.
Tutto inizia con il gesto più semplice, eppure profondamente evocativo: l’“Aperitivo Gigi”. Una fragrante focaccia calda, olive miste, tapenade e frutta secca tostata accolgono gli ospiti in un abbraccio salato, fragrante, essenziale. Poi arrivano i piatti del cuore, quelli che rendono l’aperitivo una vera esperienza gastronomica. Un inno al Mediterraneo con i calamari croccanti che si sciolgono in bocca, contrastati dalla maionese al limone che aggiunge freschezza. Le alici, fritte al punto giusto, riportano alla mente le trattorie di mare, ma qui con una marcia in più: la precisione, la leggerezza, la cura. Il culatello di altissima stagionatura viene servito con scaglie di Parmigiano Reggiano 36 mesi e gocce di aceto balsamico tradizionale, per un matrimonio di sapori che incarna l’eccellenza italiana. Il tagliere misto di salumi e formaggi con gnocco fritto è un inno alla condivisione, perfetto per chi ama i grandi classici reinterpretati in chiave chic.
Per i palati che cercano freschezza, ecco il pinzimonio con gazpacho di pomodori: un piatto leggero, cromatico, estivo. Più golose ma irresistibili le crocchette di patate e jamón iberico al tartufo, piccole sfere dorate, una vera esplodono di gusto.
Luxury bites: ostriche e caviale. Il lato più esclusivo di Gigi Rigolatto emerge con le ostriche fresche, servite con vinaigrette e scalogno, e con il caviale Osciètre o Beluga Maison Revka, che diventa il protagonista assoluto di un aperitivo da collezione. Il lusso si fa discreto ma presente, lasciando spazio all’eleganza pura del sapore.
Un viaggio in cocktail: la mixology come narrazione
La drink list è un tributo all’arte della mixology italiana: cocktail che raccontano storie, evocano luoghi, sorprendono con dettagli scenici e twist aromatici. L’iconico Bellini trova qui nuove interpretazioni accanto a distillati artigianali, vini selezionati e drink preparati con cura sartoriale. Ogni sorso diventa parte di un racconto più ampio: quello di un nuovo modo di vivere Roma, più emozionale, più raffinato, più internazionale.
Il Bellini di Gigi è il manifesto dello stile della casa: pesca, yogurt e Franciacorta per una versione cremosa e setosa del celebre drink veneziano. Il Ponza profuma di vodka Altamura, Italicus al bergamotto, sorbetto al limone e bollicine, perfetto per chi cerca agrumi e leggerezza. Capri, invece, è un’esplosione estiva di limoncello, zenzero e menta: vivace, solare, fresco. Lipari, con Tanqueray, dragoncello e fiori di sambuco, si distingue per note erbacee e floreali, mentre Panarea è sofisticato con Pinot grigio, sherry fino, yuzu e agave: un cocktail quasi da meditazione. Il Giglio sorprende con tequila Casamigos, ibisco e sale, mix audace ed esotico. Il Ventotene è sensuale e tropicale: un sorso di rum, orzata e frutto della passione. Si chiude con Ischia, intrigante blend di Amaro Nonino, fragola e caffè: potente, aromatico, profondo.



Eleganza analcolica: la proposta zero alcol
Gigi Rigolatto non dimentica chi desidera brindare senza alcol. Il Faraglioni, con Adriatico Zero, agrumi, miele e camomilla, ha note morbide e profumate. Il Belli-no è la versione analcolica del Bellini con moscato piemontese e pesca bianca: dolce e frizzante. I mocktail Costa Smeralda e Etna, invece, giocano rispettivamente con ribes e tè nero, oppure con anguria e menta, regalando un effetto detox ma raffinato.
La cantina: una selezione da intenditori
Il piacere continua anche nel calice, con una carta dei vini al bicchiere che celebra le migliori etichette italiane e francesi. Tra i bianchi spiccano il Vintage Tunina di Jermann, il Rossj-Bass di Gaja, e il Pietracupa. Tra i rossi, nomi iconici come il Guidalbertodella Tenuta San Guido o il Brunello Canalicchio di Sopra. Non mancano le bollicine d’autore: Ruinart, Veuve Clicquot Rosé, Ferrari Perlé e Franciacorta Ca’ del Bosco accompagnano con eleganza ogni piatto, ogni brindisi, ogni istante.
La bottigliera: il mondo in un bicchiere
Dietro al Bellini Bar, una bottigliera monumentale custodisce il meglio degli spirits internazionali. Si parte dai gin: Monkey 47, Roku, Portofino e Tanqueray 10. Si prosegue con rum di pregio come Zacapa XO e Clairin Casimir, tequila e mezcal firmati Clase Azul, Don Julio 1942, Casamigos. La selezione whisky è da collezione: Hibiki, Nikka, Macallan 18y, Talisker 18y. Chiude la lista un’elegante offerta di grappe Berta, brandy Villa Zarri e cognac Rémy Martin XO.
Il finale perfetto: dolcezza e piccoli lussi
Per chiudere con grazia, Gigi Rigolatto propone un ventaglio di coccole liquide. Dai vini dolci come il Ben Ryé di Donnafugata al Moscato d’Asti Saracco, dai liquori italiani come St-Germain, Amaro Formidabile, Genziana Vittoria fino al Limoncello Mamma Mia, ogni goccia è un saluto elegante alla tavola. Completano l’esperienza le birre artigianali selezionate, tè e caffè sostenibili, e una carta delle acque che include le pregiate San Benedetto Antica Fonte della Salute.
Roma “alla grande”
Gigi Rigolatto Roma è il nuovo luogo del cuore per chi ama l’ospitalità che sa emozionare, la cucina che racconta storie, l’eleganza che non ha bisogno di ostentazione. Un rifugio urbano che celebra la bellezza della lentezza, della condivisione, del vivere bene. Una nuova tappa nel viaggio internazionale del brand, che a Roma trova la sua più autentica espressione: l’abbraccio tra alta cucina, design, lifestyle e la magia eterna della città più iconica del mondo.
Orient Express La Minerva: il primo hotel del leggendario brand aperto a Roma, tra arte, storia e sogni di viaggio
Nell’incanto silenzioso di Piazza della Minerva, ha preso vita un nuovo capitolo della grande ospitalità internazionale: Orient Express La Minerva, primo hotel al mondo firmato dal celebre marchio sinonimo di viaggi leggendari ed eleganza d’altri tempi. Siamo nel centro più antico della Capitale, in un angolo carico di memoria e suggestione dove, nel corso dei secoli, hanno soggiornato scrittori, artisti, intellettuali. Proprio qui, in un sontuoso palazzo seicentesco affacciato sulla piazza, vissero e trovarono ispirazione personalità come Stendhal – autore de Le Passeggiate Romane – e Herman Melville, che fece del suo Grand Tour una tappa creativa. E se nel 1883 la prima carrozza dell’Orient Express partiva da Parigi, oggi quel viaggio immaginario si fa realtà in forma di hotel, incarnando a Roma la quintessenza del lusso nomade e culturale.



Il progetto porta la firma di Hugo Toro, architetto e artista francese noto per saper dialogare con la storia attraverso il design contemporaneo. Toro ha restituito nuova vita all’edificio storico mantenendone l’anima classica, ma innestandovi una narrazione sofisticata fatta di texture materiche, giochi di luce e riferimenti colti. Un palazzo-narrazione, dove si viaggia con lo sguardo e con l’anima.
Le 93 camere, dalle più intime da 25 mq alle spettacolari suite da 235 mq, sono piccoli universi immersivi. Nulla è lasciato al caso: i bauli su misura, gli inserti in legno che richiamano i celebri vagoni del treno, i tessuti firmati Rivolta Carmignani (gli stessi delle carrozze letto d’un tempo), rendono ogni ambiente un affresco sensoriale. Ogni letto è sormontato da un cielo romano dipinto a mano, mentre i corridoi riecheggiano le linee sinuose dell’Orient Express in corsa verso nuove meraviglie. Fiore all’occhiello tra le sistemazioni è la Stendhal Suite, un omaggio raffinato allo scrittore francese che soggiornò proprio in questo edificio nel XIX secolo. Una suite che sembra sospesa nel tempo, tra atmosfere letterarie e design avvolgente. Orient Express La Minerva non è solo un luogo dove dormire, ma una vera esperienza polisensoriale, che si apre alla città e al gusto.
Il Minerva Bar, situato nell’ampia e luminosa hall, è uno spazio sospeso tra classicità e visione contemporanea. Sotto il lucernario che lascia filtrare la luce naturale, troneggia la storica statua della dea Minerva, simbolo di saggezza e protezione. Le colonne di marmo originali abbracciano un luogo che muta con le ore del giorno: dalla calma di un caffè mattutino alla sofisticata atmosfera serale, tra cocktail d’autore e musica rarefatta. Orient Express La Minerva non è solo un hotel: è una visione. È l’incontro tra il fascino senza tempo di Roma e l’arte del viaggio che ha reso mitico il nome Orient Express. È un luogo da vivere e custodire, dove gli ospiti non sono solo viaggiatori, ma protagonisti di una storia nuova, scritta nella lingua universale della bellezza.