Flora RoofTop Terrace a Roma, il salotto en plein air del Rome Marriott Grand Hotel Flora
Sospesa tra i tetti di Roma e i profumi del Mediterraneo, la terrazza gourmet incanta con la cucina firmata dallo chef Massimo Piccolo tra crudi di mare, primi d’autore, cocktail e dolci da sogno
Sospesa tra i profumi della cucina mediterranea e le tinte dorate del cielo romano, la Flora RoofTop Terrace a Roma è più di una semplice terrazza: è un’esperienza multisensoriale, un luogo dell’anima che celebra l’arte dell’ospitalità italiana con stile, gusto e una vista senza eguali. Siamo al settimo piano del Rome Marriott Grand Hotel Flora, gioiello liberty affacciato su via Vittorio Veneto, dove la bellezza del paesaggio urbano incontra il piacere della tavola firmata chef Massimo Piccolo, interprete raffinato di una cucina italiana contemporanea profondamente radicata nella memoria dei sapori.
Un viaggio gastronomico con vista su Roma
Al calar del sole, la terrazza si trasforma in un palcoscenico glamour in cui la cena si fa protagonista assoluta. Due anime, due atmosfere: da una parte la lounge, con arredi in ferro battuto, cuscini dalle tonalità naturali e un’allure fresca, perfetta per un aperitivo o un after dinner; dall’altra, l’area ristorante, elegante e senza tempo, con mise en place classica, tovagliato bianco e vista mozzafiato su Villa Borghese, le Mura Aureliane, Porta Pinciana. Uno skyline che accompagna ogni portata come una scenografia naturale, esaltando i sapori e l’atmosfera.
La firma dello chef Massimo Piccolo
È il cuore mediterraneo e lo spirito partenopeo dello chef Massimo Piccolo a guidare la proposta gastronomica della terrazza. Una cucina che affonda le radici nella tradizione italiana ma si nutre di creatività, estetica e rispetto della stagionalità. La sua filosofia? Esaltare il prodotto, dialogare con il territorio e con piccoli produttori d’eccellenza, senza forzature ma con grande personalità.
Antipasti: freschezza e materie prime regali
La cena inizia con la leggerezza elegante del Carpaccio di gamberi rossi, accompagnato da verdurine croccanti, limone candito e una cremosa burrata pugliese. Un antipasto fresco, equilibrato, in cui l’acidità agrumata dialoga con la dolcezza marina del crostaceo. Per i più gourmand, imperdibile il Gran piatto di crudi di mare: un’esplosione di sapori e consistenze che vede protagonisti gamberi di Mazara, scampi del Mediterraneo, ostriche della Bretagna e capasanta serviti nella loro essenzialità, con condimenti millimetrici che ne esaltano la purezza. Chi desidera una proposta vegetale trova due gioielli: il Lingotto di parmigiana con gel di basilico, estratto di pomodoro e fonduta di mozzarella – un’interpretazione estetica e gustativa del comfort food per eccellenza – e L’orto in fusione, un trionfo di verdure crude e cotte servite con olio extravergine affiorato che ne celebra la semplicità e l’identità stagionale.
Primi piatti: tra grandi classici e note marine
Cinque primi in carta, tutti pensati come piccole opere di gusto. Spicca su tutti lo Spaghettone ai tre pomodori, vera icona dello chef. Una pasta selezionata dal Pastificio Felicetti, mantecata con datterini, piennolo e pachino in tre momenti diversi della cottura per equilibrare acidità, dolcezza e umami. Una foglia di basilico e un filo d’olio chiudono questo inno alla pasta italiana, da assaporare senza distrazioni – almeno la prima volta – come raccomanda lo chef. Non mancano le coccole di mare con i Tagliolini ai crostacei e pomodori pachino, vellutati e sapidi, o gli Gnocchetti di patate con zafferano e frutti di mare, dove la spezia più preziosa incontra la cremosità del mare. Per i vegetariani, una deliziosa Tagliatella alla Nerano, omaggio alla Costiera Amalfitana, leggera e profumata di basilico, zucchine e Parmigiano.



Secondi piatti: equilibrio tra terra e mare
Il Filetto di bue con foie gras, lamponi e indivia belga è pura alchimia: morbidezza della carne, dolcezza fruttata, nota amarognola e untuosità nobile si incontrano in un gioco perfettamente bilanciato. Non da meno la Costata di manzo disossata, arricchita da aromi di bosco, guacamole e grana padano, o il Cubo di salmone marinato su crema di carote viola. Tra le proposte marine, elegantissima l’Ombrina “corba rossa” in cottura di gazpacho, servita con cetriolo compresso e yogurt: un piatto che unisce freschezza, leggerezza e consistenza in modo sorprendente. Per i palati vegetariani, ecco il Mosaico di verdure con salsa harissa, un piatto che viaggia tra Mediterraneo e Medio Oriente con eleganza.
Dessert: il gran finale in dolcezza
Dolci scenografici, leggeri e profumati. Si parte dalla Sfera di Tiramisù, un guscio di cioccolato che si scioglie al contatto con una calda salsa fondente rivelando il classico dessert rivisitato con maestria. Delicata la Cheesecake con pesche al vino, estiva e avvolgente, così come la Tartelletta con crema di ananas, petali e lamponi, un piccolo scrigno fruttato e acidulo.
Drink e vini: il piacere di un abbinamento perfetto
Il Bar Manager Alessio Mercuri firma una drink list che è un viaggio tra grandi classici rivisitati e creazioni signature. Dai Negroni profumati al rosmarino alle versioni estive dello Spritz con infusi agrumati e bitter artigianali, ogni cocktail è pensato per accompagnare i diversi momenti della serata: aperitivo, cena e after dinner. La carta dei vini, curata con competenza, valorizza le eccellenze italiane – dai bianchi vulcanici del Sud ai rossi piemontesi – con una selezione che strizza l’occhio anche a piccoli produttori naturali e a grandi maison francesi per le bollicine.





Un’atmosfera di charme firmata Rome Marriott Grand Hotel Flora
La terrazza è incastonata nel cuore dello storico Rome Marriott Grand Hotel Flora, struttura iconica di via Veneto. La cena qui è anche un tributo alla storia della Dolce Vita, tra luci soffuse, note live – dal piano jazz di Anthony Jaffaal cantautorato di Flavia Zanasi, fino ai set eleganti di Camilla Green – e quel senso di eternità che solo Roma sa offrire. La terrazza è aperta anche per colazioni con vista e aperitivi al tramonto, ma è a cena che si rivela in tutta la sua potenza evocativa, trasformandosi in un vero e proprio salotto gourmet sospeso sui tetti della Città Eterna.
L’anima dell’ospitalità: il Rome Marriott Grand Hotel Flora
Alle spalle della terrazza, pulsa il cuore dell’hospitality romana. Il Rome Marriott Grand Hotel Flora è una delle strutture più rappresentative del quartiere Ludovisi, edificata nel 1905 su quello che un tempo era il giardino di caccia della nobile famiglia Ludovisi, poi proprietà Borghese. Un luogo che ha accolto poeti, star di Hollywood, statisti e grandi firme della cultura del Novecento. Con 129 camere e 24 suites, sei sale meeting, una SPA suite con terrazzo privato, jacuzzi e sauna, è oggi un hotel che unisce heritage e contemporaneità, grazie anche al lavoro del General Manager Simone D’Alessandro, figura centrale nella rinascita di questo storico indirizzo romano. D’Alessandro ha alle spalle una carriera brillante tra Mandarin Oriental, Rocco Forte, Hotel De Russie e Gran Meliá Villa Agrippina, e oggi guida l’evoluzione del Flora con una visione che fonde internazionalità, radici italiane e passione per il dettaglio. A curare con eleganza la sala, il restaurant manager Simone Cavaterra, giovane talento con un curriculum stellato tra Londra e Roma, che ha fatto dell’accoglienza discreta e precisa la sua cifra stilistica.






Un’esperienza totale tra gusto, storia e bellezza
La Flora RoofTop Terrace è oggi uno dei luoghi simbolo dell’estate romana. Un ristorante gourmet con una vista da sogno, una lounge dove sorseggiare cocktail sotto le stelle, un punto di osservazione privilegiato sulla bellezza eterna di Roma. Ma è soprattutto una promessa mantenuta: quella di offrire un’esperienza autenticamente italiana, fatta di sapori, accoglienza e arte del vivere. Qui, tra un piatto di spaghetti ai tre pomodori e un calice di Franciacorta, la Dolce Vita continua a vibrare. In ogni gesto, in ogni piatto, in ogni tramonto.